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      Parole d'incanto e inchiostro simpatico

È in libreria la nuova opera di Maria Rosaria Palma “Oggi è già domani” (Graus Edizioni), un libro che esplora il mondo dei sentimenti e parla degli incontri che cambiano il Destino. Protagonisti Fabio, un orfano quindicenne, e la scrittrice Valeria, proprietaria di una libreria. Con garbo e uno stile fresco, Maria Rosaria Palma firma un racconto sul valore della speranza e dell’unione che fa la forza. Per sognare un futuro diverso. Così, per la rubrica “Parole d’incanto e inchiostro simpatico”, la kokeshi intervista l’autrice di questo interessante libro che racconta di amicizie che lasciano il segno.

Maria Rosaria Palma nasce a Napoli dove vive e risiede. Docente di materie letterarie e dirigente scolastico, nutre una passione sconfinata per la letteratura.

Con Graus, ha già pubblicato “Era stata una strana giornata”.

  1. Ciao, Maria Rosaria. Dopo “Era stata una strana giornata”, torni a esplorare il tema del Destino. Puoi raccontare qualcosa in più sul tuo nuovo libro?

Ciao Eleonora, ti ringrazio molto per l’intervista. Tanti anni fa, in una calda serata di luglio, mio padre ed io eravamo in terrazza ad ammirare le stelle,  nonostante fossero  offuscate da una coltre di smog cittadino, erano sempre lì  immobili, pronte stupirci come se le vedessimo per la prima volta…..  si creò  un’alchimia di vecchie canzoni e emozioni ….e prima che la nostra magia terminasse  mio padre disse: “Ricordati, oggi è già domani!”. Queste parole sono state l’input e nello stesso tempo l’incipit per scrivere una storia in cui ogni giorno, di cui  magari ricordiamo solo le difficoltà, le incertezze, le delusioni, costituisce un tassello positivo per costruire il domani, anche se non ne siamo consapevoli: il tempo è la migliore guida, ti dà le risposte senza conoscere le domande.

  • Che cosa hai voluto comunicare al lettore con il personaggio di Fabio?

Fabio, un quindicenne, orfano, ospite di una casa famiglia, è l’espressione di una realtà che esiste e che è dura da accettare, ma è anche la riprova che ogni situazione, per quanto ingiusta, può cambiare. Nella storia vengono messe in risalto la sua determinazione, la sua passione e il coraggio, come il gabbiano, che da solo, allontana i suoi compagni predatori e salva il colombo, e si dà poco rilievo alle sue fragilità, sa accettare la realtà e non si lascia condizionare, ma apre il suo cuore quando riconosce in Valeria, nel magistrato, nei maestri di musica la meraviglia dell’amore.

  • In un mondo sempre più disumano, tu ci inviti ad ascoltare e a prenderci cura dell’altro. Credi che la letteratura possa ancora salvarci?

Certamente la letteratura e in generale la cultura promuovono la conoscenza dell’altro, della società di ogni epoca e contribuiscono a farci acquisire una coscienza e un senso di responsabilità, che possono guidarci nella cura dell’altro o almeno nella consapevolezza di un mondo che ha bisogno di noi, anche nelle piccole cose.

  • Una tua caratteristica è quella di delineare tutte le meravigliose sfumature dell’universo femminile. A tal proposito, raccontaci un po’ di Valeria, l’altra protagonista del tuo libro.

Valeria, che i lettori di Era stata una strana giornata  già conoscono, giornalista e scrittrice, nonché proprietaria di una libreria, è una donna che sa prendersi cura degli altri e di se stessa, è appassionata e sensibile, ma al tempo stesso è rispettosa dei tempi di ogni persona alla quale ha rivolto la sua attenzione, accetta gli altri senza giudicare, sa confrontarsi con le difficoltà, affronta la realtà e sa trarne effetti produttivi. Certamente le scelte della sua vita e il suo atteggiamento contribuiscono a renderla un punto di riferimento per tutti quelli che le stanno intorno.

  • Quali sono gli autori che ti hanno ispirato e quali consigli ti senti di dare a chi vuole cimentarsi con la scrittura?

La lettura per me è stata sempre molto importante fin da bambina, sono tanti gli scrittori, da cui ho tratto ispirazione, come testimoniano gli aforismi, che connotano la narrazione e che cercano di racchiudere l’essenza delle esperienze narrate. In merito ai consigli di scrittura, non credo di poterne dare, ma mi sento di condividere una frase di Italo Calvino “la prima riga della prima pagina di ogni racconto è già accaduto fuori dal libro”.

  • Che rapporto hai con la musica, che pure è un elemento importante nei tuoi testi.

La musica, per me ha una doppia dimensione, una dimensione che definirei personale, non saprei vivere senza musica, la musica mi accompagna, ha segnato le tappe più importanti della mia vita , mi fa commuovere, la definisco, come Tolstoi, la via più breve per le emozioni.

L’altra dimensione, quella che ha segnato anche la mia vita professionale, potrebbe definirsi “educativa” perché in alcuni casi sostituisce il potere delle parole, laddove il dialogo non produce l’effetto sperato la musica raggiunge l’obiettivo. È una disciplina trasversale che abitua all’ascolto, promuove il lavoro di gruppo, favorisce l’armonia e lo stare insieme la musica fa scattare un’atmosfera magica, che cattura non solo chi ascolta ma anche chi la produce.

  • Tre buoni motivi per leggere questo libro.

Non è facile rispondere a questa domanda, forse la lettura del libro è un’occasione per riflettere su tre temi fondamentali:  la passione, come quella di Fabio per la musica, come l’attenzione di un magistrato che si occupa dei minori, come la sensibilità di chi gestisce una casa famiglia:  li aiuta a tracciare un percorso di crescita rispettoso dei tempi di ciascuno, sostiene Goethe  “le migliori cose si raggiungono con il massimo della passione”. Poi le difficoltà nelle quali i personaggi si imbattono, ma con la chiarezza dei propri intenti e il rispetto dei tempi, di cui ognuno di noi ha bisogno, per accettare la realtà e al tempo stesso per migliorarla, si  conseguono gli obiettivi; infine  le emozioni senza le quali non potremmo vivere.

  • Prossimi progetti editoriali?

Cara Eleonora, grazie per la domanda, al momento non ho ancora un progetto editoriale definito, conto molto sul feedback dei lettori, a tale proposito mi farebbe molto piacere conoscere le loro opinioni e soprattutto l’effetto che la lettura ha prodotto in ognuno di loro.

Non resta, allora, che seguire Maria Rosaria Palma, attraverso la sua pagina Instagram e quella di Graus per restare sempre aggiornati, in attesa della prossima presentazione. Ad maiora!

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