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Il 30 ottobre, in  occasione dell’anniversario della nascita del compianto, amatissimo, Diego Armando Maradona, il premio nazionale “Per Sempre con Diego”, giunto alla sua terza edizione e fortemente voluto dalla redazione di Per Sempre News, ha reso omaggio alla leggenda del calcio, morto prematuramente il 25 novembre 2020.

Sulla nave Msc Crociere World Europa, ancorata nel porto di Napoli, l’evento, organizzato dalla Cooperativa giornalistica “La Voce degli Ultimi” e Per Sempre News, è stato condotto dai giornalisti Titti Improta e Umberto Chiariello. Tanti gli ospiti premiati, ai quali è stata consegnata anche un’opera dell’ artista Domenico Sepe. Fra questi: Daniel Arcucci, Gianfranco Coppola, Francesco De Luca, Francesca De Lucia, Ciccio Marolda, Daniel Martinez; il fotoreporter Sergio Siano; gli ex calciatori Salvatore Bagni, compagno di squadra di Maradona, Beppe Savoldi. Un riconoscimento speciale è andato anche all’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris che, subito dopo la scomparsa del calciatore, volle cambiare il nome dello storico Stadio San Paolo in Diego Armando Maradona.

Un intenso pomeriggio dedicato alla cultura, allo sport e all’amarcord, per ripensare a un periodo magico della nostra storia calcistica e non. L’evento ha avuto il patrocinio di Regione Campania, Comune di Napoli, Ordine dei Giornalisti, Ussi, Confimi.

La parabola triste di Diego Armando Maradona suscita in tutti noi un ricordo particolare e intimo. Ma sul campione argentino si è detto tanto, troppo. E allora fa bene al cuore e alla “buona cronaca” ascoltare la voce di chi lo ha conosciuto bene, lo ha amato nei giorni di sole, quando è facile e comodo frequentare qualcuno, e  soprattutto e forse ancora di più nei giorni difficili, il banco di prova infallibile di grandi amori e di grandi amicizie.

E uno dei momenti più toccanti di questa manifestazione è stato l’intervento di Salvatore Bagni, il guerriero del primo scudetto del Napoli, che ha indossato la maglia del club azzurro tra il 1984 ed il 1988,  anche lui premiato per il suo impegno sociale e sportivo,  che ha ricordato alcune tappe di questa amicizia: “Io ho avuto il privilegio di conoscere il vero Diego, io e la mia famiglia gli abbiamo aperto le porte di casa anche quando stava male, forse siamo stati gli unici. Io l‘ho frequentato per trent’anni. L’errore di molte persone che gli sono state vicine è stato quello di trattarlo da Maradona, anche fuori dal campo. E’ questa è una mancanza di rispetto nei confronti della persona. E invece  gli dovevi invece dar fastidio, per cercare di aiutarlo. Perché  è questo che fa un amico vero. Abbiamo trascorso notti insonni a parlare, a casa mia, dove lui spesso era ospite, anzi era proprio uno di famiglia, e tu lo vedevi commosso perché sapeva di essere arrivato a un punto di non ritorno, però lo capiva, c’era una stima immensa tra me e lui”.

 L'intervento integrale di Salvatore Bagni 

E poi il racconto è andato avanti per aneddoti più leggeri, come quando Diego si presentava con altri amici a casa sua, all’improvviso, o come quando lo svegliava presto, cosa che il campione argentino odiava, per andare a fare sport. Frammenti di un’amicizia fortissima, autentica, a tratti sofferta, ma costante. Sino al drammatico epilogo. “E non voglio sentir parlare di amicizia con gente che ci è andata a mangiare due volte.  Conoscere Diego, il vero Diego, è stato un privilegio.” Così ha poi concluso il suo struggente intervento.

La kokeshi blu con Salvatore Bagni e Marianna Scagliola, autrice del libro "Una famiglia allargata cane compreso" (Graus Edizioni) che racconta la passione azzurra

Parole emblematiche che hanno donato a questo prestigioso evento quel quid in più. Una testimonianza sentita ma obiettiva, priva di fronzoli, che ha mirato diritto al cuore e al nocciolo della questione.

Con la sua signorilità, il suo stile, e quell’empatia per le umane fortune e disgrazie che è tratto caratteristico di questo campione coraggioso e generoso, Salvatore Bagni ha ben ritratto l’essenza di Diego Armando Maradona spiegando senza orpelli perché la sua stella non si spegnerà mai. E non c’erano parole migliori per concludere questa edizione di “Per Sempre con Diego”.

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