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I ricordi preziosi di una vita vissuta tra i banchi di scuola prima e in cattedra poi, sono al centro del libro “Se mi volessi bene veramente” di Claudio Canzanella, edito da Zora Editore.

Un pamphet particolare, scorrevole e arguto che si lascia leggere velocemente e restituisce frammenti che sono al contempo personali e collettivi.

Sfogliando queste pagine, ogni lettore troverà un vissuto, un’emozione legata agli anni della scuola, anni di crescita, di sogni e illusioni, di grandi e piccole tribolazioni che lasciano il segno. Con stile ironico, Claudio Canzanella, autore poliedrico e prolifico, ripercorre così la propria esperienza di alunno e di docente, dimostrando che ogni età ha le sue prove e le sue sfide. Il risultato è un tributo sincero, appassionato, irriverente e malinconico al tempo che fu.

Come affermato nell’introduzione: “Il testo, una tranche de vie della scuola sul filo della memoria recupera in modo ironico, critico e leggero il vissuto scolastico di un «giovane» dall’inizio della sua carriera scolastica da alunno fino alle attuali soglie della pensione. Infatti si colgono nella narrazione dell’esperienza scolastica quarantennale sia le varie riforme scolastiche fino alla «Buona scuola» renziana sia anche i cambiamenti epocali che si sono verificati nella società in tale lasso di tempo (’68, terrorismo, abbattimento del muro di Berlino, Europa unita, avvento dell’euro, crollo delle Torri Gemelle, Seconda Repubblica, tramonto delle ideologie e dei partiti politici, crisi del 2012 e tanto altro)”.

Difficoltà che lo scrittore racconta con un sorriso dolceamaro. E si può ben definire “Se mi volessi bene veramente” un romanzo di formazione che descrive i sentimenti e le emozioni del giovane Claudio e dell’insegnante Canzanella, in un intreccio che mescola sapientemente passato e futuro. Esilaranti i capitoli finali dedicati “Personale ATA” e “Bidellame”, sezioni che restituiscono uno spaccato a tratti surreale e pur tuttavia, come sa bene chi ha vissuto il mondo della scuola prima che venisse travolto dalle sciagurate riforme che da venti anni lo stanno distruggendo, comicamente vero e umanissimo.

Capita così che un supplente vada a scuola con quaranta di febbre per poi scoprire che c’è stato un errore e debba quasi chiedere scusa, o che si stringano improbabili ma genuine amicizie con portieri sui generis. Lo scrittore consegna ai lettori un caleidoscopio di personaggi unici, indimenticabili, autentici.

I lettori più giovani si ritroveranno a solidarizzare con il giovane Claudio alle prese con insegnanti poco empatici e apprezzeranno la generosità del maestro e professore Canzanella che, memore della sua esperienza, ha a lungo insegnato alternando con intelligenza il bastone e la carota, non facendo mai mancare un sorriso e un buon consiglio. Godibile, ironico, commovente, il pamphlet raccoglie un insieme di avventure e disavventure dell’autore nell’arco della sua carriera decennale.

Un testo da regalare come dono di altri tempi e che lascia importanti spunti di riflessione.

Claudio Canzanella da sempre appassionato cultore della cultura partenopea ha pubblicato diverse opere di carattere storico-antropologico. Ha partecipato come aiuto regista a vari lavori teatrali e nel 2011 ha messo in scena la sua opera Fallen Angels. Da  circa due anni conduce su Facebook la fortunata e seguita rubrica L’angolo del professore, dove tratta di temi relativi a storia, tradizioni e cultura napoletana.

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