Anniversario settembrino, nel corsaro segno della Vergine per uno dei personaggi più emblematici della storia dei videogiochi: Super Mario Bros. Esattamente il 13 settembre 1985, il baffuto idraulico saltava per la prima volta nel mondo di Mushroom Kingdom, ufficialmente per riscuotere compensi non retribuiti (e, per questo, tragicomico eroe modernissimo) e da allora non si è più fermato. Quaranta e non sentirli, verrebbe da dire.
Ma da dove arriva questo ometto con la salopette rossa e un’ossessione smodata per i funghi e le tubature? Allacciate le cinture (e i cappelli rossi), perché stiamo per fare un salto a Tokyo, tra i blocchi della storia videoludica!
Le origini: prima di essere Super, era solo Jumpman
Tutto iniziò nel 1981, quando un giovane designer giapponese di nome Shigeru Miyamoto lavorava su un arcade chiamato Donkey Kong. Il protagonista era un curioso omino, senza nome, con i baffi e un cappello rosso (scelta pragmatica più che estetica, nata per evitare di dover disegnare capelli animati!), che cercava di salvare la sua fidanzata da un grosso gorilla infingardo e lanciabarili. Quel personaggio fu soprannominato “Jumpman” ma, poco dopo, venne ribattezzato… Mario
Perché proprio Mario? Pare che il nome arrivi da Mario Segale, un imprenditore italo-americano che affittava un magazzino a Nintendo of America. Il baffo e l’accento italiano fecero il resto.
1985: nasce Super Mario Bros
La svolta arriva il 13 settembre 1985, con l’uscita di Super Mario Bros. per il NES. Quel gioco rivoluzionò tuttoe la vita di milioni di bambini, poi diventati adulti in un mondo che cambiava male e troppo in fretta: e furono livelli a scorrimento laterale, power-up come il fungo e il fiore di fuoco, e l’indimenticabile colonna sonora di Koji Kondo che ancora oggi ci fa saltellare nella testa.
Mario doveva salvare la Principessa Peach dal malvagio Bowser, attraversando mondi pieni di Goomba, Koopa e tubi verdi. Una formula semplice, ma irresistibile.
Un curriculum lungo 40 anni
Da allora, Mario ha fatto di tutto:
- Ha partecipato a gare di kart (Mario Kart)
- È diventato medico (Dr. Mario)
- Ha giocato a tennis, calcio, golf…
- Ha viaggiato nello spazio (Super Mario Galaxy)
- Ha esplorato regni 3D (Super Mario 64, Super Mario Odyssey)
- Ha persino lottato con e contro personaggi di altri universi (Super Smash Bros.)
Mario è passato da 8-bit a 3D ad altissima definizione, senza mai prendersi troppo sul serio e mantenendo sempre la sua anima allegra, saltellante e giocosa.
Con nuovi titoli come Super Mario Bros. Wonder e le continue apparizioni in serie animate, film e merchandising, Mario non ha intenzione di andare in pensione. Anzi, sembra che il baffuto idraulico abbia ancora un sacco di vite extra nel taschino, ricordandoci che è sempre possibile rinascere e reinventarsi. Regalandoci finalmente un lieto fine senza tempo. Perché che tu abbia 40 anni e sia cresciuto con il NES, o che tu sia un bimbo con una Switch tra le mani, Mario è sempre lì: colorato, positivo e pronto all’avventura. Perché certe cose non cambiano mai ed è giusto che sia così.
Wahoooo per i tuoi primi quarant’anni, caro Mario! Grazie per averci reso più felici…
Messaggio per Mario da parte della kokeshi: Purtroppo la principessa è in un altro castello e come nel gioco dell’Oca, diabolico passatempo conosciuto persino agli Antichi, altra gente infingarda, devi rimetterti in cammino. Una nuova avventura ti aspetta. La torta, nel frattempo, la mangiamo noi della redazione. Sayonara… muhahahaha!
Rigorosamente sulle note di September
Immagine di copertina: Sara Belfiore