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Dopo il successo di “Nero Orchidea”, prende avvio in una New York onirica e malinconica, avvolta dalla neve e dal fascino insidioso dei sogni che non sono stati, una nuova avventura di Antonio Sanvitale impegnato questa volta in una vicenda che unisce le atmosfere tipiche del giallo a un forte monito di matrice ecologista.

 Con uno stile immediato e accattivante, Edoardo Guerrini ci conduce in un avvincente romanzo che non si limita a raccontare di un delitto insolito e crudele, con relative indagini d’obbligo, ma ci sprona a riflettere sulle sfide più urgenti del pianeta: il cambiamento climatico e la cooperazione tra popoli.

La storia si apre con una telefonata tra due ex compagni di scuola: a contattare Antonio Sanvitale, che da tanti anni vive negli States, è Michele Montesanto, anche lui nel “Grande Paese”. Il clima cordiale e disteso non lascia intravedere l’imminente tragedia.

Qualche settimana dopo, infatti, la tragica dipartita di Michele, fisico di grande fama impegnato nelle trattative ONU sul clima, esperto nel campo del cambiamento climatico e protagonista di strategici negoziati internazionali,  mette in moto una sciarada di avvenimenti, cospirazioni, e avventure al cardiopalma alla ricerca della verità. Antonio, insieme alla mitica Elizabeth Gandolfini, chef e appassionata di scienza, darà vita a una sensazionale corsa contro il tempo per fermare l’assassino e, perché no, una congiura a livello internazionale. L’indagine si intreccia con il contesto politico attuale e descrive minuziosamente le pressioni delle lobby internazionali disposte a tutto per mero interesse. Il titolo stesso richiama uno scenario apocalittico e purtroppo non così irrealistico: un innalzamento della temperatura globale di quattro gradi in pochi decenni che, se le politiche di contrasto al cambiamento climatico non verranno attuate con urgenza, trascinerà l’umanità verso il baratro.

Guerrini ci ricorda che la lotta alla crisi ambientale non è più procrastinabile e ci riguarda tutti.

“Quattro Gradi” è un romanzo che si fa strada nel cuore del lettore lasciando, malgrado i tempi bui che stiamo vivendo, un messaggio di speranza e di consapevolezza. Non è solo un giallo ben costruito, ma anche una sfida rivolta al lettore per la salvezza del pianeta.  Non mancano poi, nel libro, momenti più leggeri, legati alla riscoperta delle proprie radici e al tema universale del ritorno, ai profumi autentici di Napoli, tra struffoli, pastiere e casatielli e il fascino immortale di una città bella e complessa. Come lo era Partenope e come lo sono tutte le donne.

E a tal proposito, uno degli elementi di forza del testo di Guerrini è la sua innata capacità di esaltare, con parole bellissime e emblematiche,  la tenacia indomita della donna, che, come dice il protagonista: “Altro che costola di Adamo! Siete voi che siete molto più complete di noi, voi che avete il doppio cromosoma X mentre a noi manca un pezzo! Per voi la forza è resistenza, ragionamenti completi, quelli che noi non arriviamo mai a fare perché ci fermiamo subito e siamo molto più pigri”.   

In conclusione, “Quattro Gradi” è un romanzo che unisce ritmi sincopati a una profonda riflessione sulla nostra responsabilità collettiva. È un’opera che la kokeshi consiglia e che si legge velocemente dato lo stile fresco e coinvolgente di Edoardo Guerrini.

Edoardo Guerrini è nato a Torino nel 1965, ma la sua città del cuore è sempre stata Napoli, dove coi suoi genitori si andava “giù” ogni estate, per poi tornare al Nord con una malinconia propositiva nel cuore. Biologo, specializzato in igiene ambientale, da più di trent’anni lavora per l’equilibrio tra le attività umane e la salute del pianeta. Lettore accanito, ama i classici della letteratura (Shakespeare, Cervantes) e delle detective stories (Rex Stout in particolare). Ha già pubblicato “Senza fili” (2017), “Il quaderno del Fato” (2019), “Il lago verde” (2019), “Nero Orchidea” (edito nel 2023 e che descrive la prima indagine di Antonio San Vitale) e ha raccolto diversi premi e menzioni speciali in concorsi letterari nazionali. Quattro gradi (2025) segna il suo ritorno in libreria. Nel 2025 è stato insignito, durante il Salone del Libro, del prestigioso riconoscimento “Autore dell’Anno” della LFA Publisher, casa editrice di Caivano molto attiva nel sociale e con la quale ha pubblicato la saga di Sanvitale.

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