Sul palco dell’Aula Magna “Massimo Campa” della Fondazione Humaniter a piazza Vanvitelli, illuminato da luci soffuse, ha preso vita “Emozioni in valigia- Dal Vesuvio alle Ande”, un musical atipico che ha attraversato mirabilmente le frontiere geografiche e culturali, unendo voci di terre solo apparentemente lontane attraverso un’unica, potente colonna sonora: quella della libertà e della vicinanza tra popoli.
L’idea di Giuseppe Allegretta, qui nella doppia veste di regista e musicista, nasce dall’intento di creare un ponte tra le melodie che hanno accompagnato generazioni di italiani, napoletani, viaggiatori e emigrati, rivoluzionari, con le loro storie di resistenza e speranza. La scenografia ideale ha trasportato gli spettatori tra il Vesuvio, con le sue melodie nostalgiche e vivaci, e le vette delle Ande, in un afflato universale perché comuni sono le corde che fanno vibrare i nostri cuori.
Questo il cast che ha regalato un’interpretazione solida e accorata: Alessandra Gaudiero, Annamaria Luciano, Antonio Passarelli, Giusi Marra, Lucia Cavalli, Maria Ferrante, Maria Rosaria Gallucci, Marina Langella, Pino Zecca, Salvatore Evangelisti, Silvana De Robertis.
Meritatissimi gli applausi alla guest star Pina Di Grazia, che ha dato voce e anima a “Alfonsine y el mar”, una delle più belle poesie di Ariel Ramirez.
Gli interpreti sono stati accompagnati da: Giuseppe Allegretta (che ha anche firmato l’adattamento dei brani) alla chitarra, Michele Di Palma al flauto, Peppe Rani alle percussioni e Pasquale Pernella al basso.
Pino Zecca ha curato il progetto grafico della brochure. Leonardo Catanzariti si è invece occupato della postazione PC e delle belle diapositive proiettate durante lo spettacolo.
Il musical si è aperto con un commosso omaggio al nipote del regista, recentemente scomparso, sulle note della struggente “Tears in Heaven” di Eric Clapton. Durante le due ore di spettacolo si sono susseguiti brani più conosciuti, come “Malafemmena”, e pezzi meno noti, come “Soneto do amor total” del poeta brasiliano Vinicius De Moraes, ma altrettanto ricchi di fascino e di storia. Questa alternanza ha permesso di scoprire nuove sfumature sonore, di apprezzare le radici profonde di ciascuna cultura e di riscoprire la poesia che si cela dietro ogni nota, creando un dialogo tra il passato e il presente, tra le tradizioni popolari e le tendenze più moderne, rendendo ogni esecuzione unica e coinvolgente.
Nel musical, la poesia non si è limitata alle parole delle canzoni. Attraverso monologhi e brevi recitativi, si sono raccontate storie di emigranti, di sogni e di amori lontani, di lotte quotidiane.
“Emozioni in valigia” è stata un’esperienza sensoriale e culturale che invita gli spettatori a riflettere sull’importanza delle radici, sulla forza delle tradizioni e sulla bellezza della contaminazione artistica e dell’incontro con l’altro. Per condividere esperienze universali di speranza e resistenza.